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31 marzo 2022
Progetti SESAR all’aeroporto di Fiumicino
La Commissione Europea ha lanciato nel 1999 il progetto del Cielo Unico Europeo, che mira a organizzare al meglio il traffico aereo per renderlo più efficiente, competitivo e sicuro, riducendo la frammentazione che segue i confini degli stati nazionali. SESAR – “Single European Sky ATM Research” – progetto di ricerca per la gestione del traffico aereo del Cielo Unico Europeo, è l’abilitatore di questo ambizioso obiettivo.

SESAR è volto a ottenere i seguenti risultati:

  • sviluppare sistemi per la riduzione dei costi di gestione del traffico aereo, il consumo di carburante, le emissioni di CO2 e il tempo di volo;
  • aumentare l’efficienza operativa per gli utenti dello spazio aereo, riducendo i ritardi e incrementando la portata della capacità aerea, considerando che molti aeroporti europei andranno incontro, all’attuale tasso di crescita del traffico aereo, a possibili problemi di congestionamento.

 

Aeroporti di Roma si è molto impegnata negli ultimi anni, per essere in prima linea nell’innovazione e nella tutela dell’ambiente, contribuendo al SESAR con progetti di altissimo livello tecnologico in ambito aeroportuale:

  • la Sala APOC (AirPort Operations Centre)                                                  
  • i sistemi Airport Operation Plan (AOP) e Network Operations Plan (NOP)  
  • l’Advanced-Surface Movement Guidance and Control System (ASMGCS)
  • il Visual Docking Guidance System (VDGS)                                                 
  • il System Wide Information Management (SWIM)                                       

 

L’investimento complessivo di ADR per questi progetti è pari ad oltre 30 milioni di euro, dei quali più di 10 milioni sono stati finanziati dall’Unione Europea. Tutti i progetti stanno seguendo il piano condiviso con il SESAR deployment manager. In particolare: la sala APOC, i sistemi AOP, I VDGS e SWIM sono completati al 100%, l’ASMGCS è al 98% e l’integrazione tra i sistemi AOP e NOP è attualmente al 70%, questi ultimi sono entrambi previsti entro il 2022.

Vediamo, di seguito, qualche dettaglio:

 

1. AirPort Operations Centre (APOC)

La sala di controllo centralizzata AirPort Operation Centre (APOC), inaugurata lo scorso novembre nello scalo di Fiumicino, comprende 16 control rooms ospitando 110 postazioni di lavoro. La nuova sala è il centro vitale delle Operations aeroportuali e consente una comunicazione più rapida ed efficace, favorendo i processi decisionali grazie a sistemi informatici e strumenti innovativi di ultima generazione. L’APOC garantisce la continuità delle operazioni aeroportuali, assicurando i massimi livelli di sicurezza e qualità.

2. Airport Operation Plan (AOP) e Network Operations Plan (NOP)

Abbiamo poi il Piano Operativo Aeroportuale - Airport Operation Plan (AOP), dotato di informazioni e dati provenienti dai sistemi aeroportuali ed in particolare dall’A-CDM (Airport Collaborative Decision Making) che permettono di monitorare in tempo reale lo stato delle risorse e delle operazioni aeroportuali e di ripianificare le infrastrutture di airside e landside in base alle esigenze operative, ottimizzando il traffico nello scalo e riducendo al minimo i ritardi. Il sistema “parla con altri sistemi”, il Piano Operativo Aeroportuale (AOP) scambia infatti i suoi dati con il Network Operations Plan (NOP), sistema centrale di pianificazione gestito da Eurocontrol. L’integrazione di questi sistemi consente di incrementare la capacità a livello europeo e di migliorare le prestazioni del network di gestione del traffico aereo.

3. Advanced-Surface Movement Guidance and Control System (ASMGCS)

ADR, in collaborazione con l'ENAV, sta anche ultimando l’implementazione del sistema ASMGCS presso l'aeroporto di Fiumicino, con l’obiettivo di migliorare la sorveglianza di veicoli e velivoli operanti all'interno dell'area di manovra aeroportuale. Tramite l'installazione di un moderno parco antenne sul sedime aeroportuale e l’utilizzo di un software, sono disponibili informazioni in real time sull’andamento del traffico, grazie ad una mappa che monitora la presenza dei veicoli e dei velivoli nell’area di manovra e lo stato delle operazioni in corso. Questo comporta notevoli benefici in termini di sicurezza nelle aree di manovra aeroportuale.

4. Visual Docking Guidance System (VDGS)

Il sistema di guide ottiche VDGS è operativo da dicembre 2021 su 90 piazzole di sosta dell’aeroporto di Fiumicino. Il sistema fornisce supporto al pilota nella fase di parcheggio dell'aereo, attraverso un accurato monitoraggio dello stato delle piazzole di sosta, segnalando la presenza di eventuali ostacoli a terra e guidando il pilota dalla fase di ingresso in piazzola fino al momento in cui l’aeromobile è parcheggiato.

5. System Wide Information Management (SWIM)

Aeroporti di Roma ha condotto una valutazione dell'architettura IT interna e delle misure attuate di cybersecurity, al fine di individuare i possibili gap da colmare per l’implementazione del protocollo System Wide Information Management (SWIM) a Fiumicino. L'introduzione di SWIM ha recato vantaggi tangibili all'aeroporto, in termini di efficienza e continuità delle operazioni aeroportuali, attraverso l’adozione dei più elevati livelli di sicurezza informatica, al fine di proteggere l'infrastruttura IT dell’aeroporto da eventuali attacchi di cybersecurity.

ADR, primo polo aeroportuale italiano e migliore in Europa negli ultimi tre anni, ha scelto di puntare su digitalizzazione, sicurezza, innovazione e sostenibilità ambientale e ha avviato da tempo un percorso volto all'azzeramento delle emissioni di CO2 nel 2030, in anticipo rispetto ai target prefissati dal comparto aeroportuale europeo, oltre ad essere già da dieci anni Carbon Neutral, confermando la propria determinazione sul fronte della sostenibilità e in particolare nella lotta al cambiamento climatico. Con il sempre costante e massimo impegno volto all’obiettivo della piena ripresa di un settore strategico per il nostro Paese.

Nota: Il presente comunicato stampa riflette esclusivamente l’opinione di Aeroporti di Roma S.p.A. e la Commissione Europea non è responsabile dell’uso che potrà essere fatto delle informazioni nello stesso contenute.