Area Schengen

 

Nel 1985, Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi firmarono gli Accordi di Schengen, creando un'area senza controlli alle frontiere interne. Il nome deriva dalla città lussemburghese di Schengen, dove furono siglati i primi accordi.
Questa cooperazione si è progressivamente estesa ad altri Stati europei. Con il Trattato di Amsterdam (1997), l'Accordo di Schengen è stato integrato nel quadro giuridico dell'Unione Europea.

Attualmente, l'Area Schengen comprende 29 Paesi europei, tra i quali figurano sia Stati membri dell'UE che Paesi terzi:

Paesi UE membri di Schengen:
Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.


Paesi non UE membri di Schengen:
Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera.


A questi si aggiungono il Principato di Monaco che fa parte dell'area Schengen tramite la Francia e altri due (San Marino e Vaticano) che fanno parte di Schengen di fatto in concomitanza con l'entrata in vigore della convenzione di Schengen in Italia.

Cittadini di Paesi extra-Schengen: per l’ingresso, il soggiorno o il transito all’interno dello Spazio Schengen, è necessario essere in possesso di un passaporto o di un altro documento di viaggio riconosciuto come valido per l’attraversamento delle frontiere da tutti i Paesi dell’area.